Viaggio in Giappone fai da te: tutto quello che avrei voluto sapere prima di partire
Se sei qui perché stai pensando che sia giunto il momento per un bel viaggetto in Giappone, ti dico subito che organizzarlo in autonomia potrebbe risultare un’impresa particolarmente ardua sopratutto se si è alle prime armi con il paese. Per questo motivo ho pensato a tutte le cose che avrei voluto sapere prima di buttarmi sull’organizzazione del viaggio e le ho inserite in questo articolo che nasce con l’obiettivo di offrire un’infarinatura su questa meta dalle mille e più sfumature. Spero davvero che possa esserti utile!
A differenza di altri posti che ho visitato, per il viaggio in Giappone mi ci è voluto molto tempo prima di capire da dove iniziare. Stilare un itinerario che possa toccare sia i luoghi più conosciuti che mete meno battute in un paese cosi ricco e complesso si è rivelato un lavoro bello intenso ma per fortuna, come in tutte le cose, il tempo passa e le idee si chiariscono e dopo 1 mese in cui abbiamo girato in lungo e in largo, mi sento di poter condividere una serie di consigli utili che avrei apprezzato ricevere nella fase di preparazione del viaggio.
Viaggio in Giappone, cos’avrei voluto aver ben chiaro prima di decidere di andarci
Premessa: Ho scelto di andare in Giappone non perché era una metà che mi richiamava moltissimo (chi mi conosce sa bene che nei miei viaggi cerco principalmente montagne e ghiacciai) ma perché mi sono fatta incuriosire dai racconti di chi lo ama e spesso ci torna più e più volte. Mi andava di provare qualcosa di nuovo e di diverso e, in fin dei conti, penso di aver vissuto un’esperienza molto autentica ed arricchente anche se lontana da ciò che di solito rappresenta il mio viaggio ideale.
Alcune considerazioni post viaggio prima di passare alla fase organizzativa:
Il Giappone è un paese affollato.
Si, il Giappone ospita una delle popolazioni più dense al mondo e, come se non fosse sufficiente, sta anche attraversando una fase di overtourism molto importante. Quando si sceglie di andarci bisogna essere consapevoli del fatto che i luoghi da visitare (specialmente i più famosi) saranno spesso murati di gente e che sarà molto difficile respirare momenti di pace e tranquillità sopratutto se si è in cerca della natura selvaggia. Per questo bisogna pensarci bene sin dall’inizio se si vuole fare il giro classico Tokyo – Kyoto – Hiroshima (e quindi fare i conti con le orde di turisti) oppure se andare a esplorare (anche) zone meno conosciute e decisamente meno frequentate. In generale c’è gente un po’ ovunque, anche quando si sceglie di abbandonare le rotte più gettonate ma in alcuni posti ci si può trovare in condizioni poco gradevoli (tipo nella foresta di bamboo di Kyoto, al tempio Fushimi Inari o a Kamicochi nelle alpi giapponesi)
Il Giappone non è un paese economico
Dimentichiamoci pure il sudest asiatico, il Giappone non ha proprio nulla a che fare con la Thailandia, Indonesia o Vietnam. Viaggiare in Giappone in termini di costi si avvicina di più al Nord Europa che al sudest asiatico. Una stanza doppia con bagno privato nelle città più importanti parte da €100/notte, il Japan Rail per una settimana supera €330 (e nemmeno copre tutti i treni/trasporti), un’auto a noleggio cca €100 al giorno e cosi via. Sul cibo c’è la possibilità di risparmiare mangiando nei posti meno sofisticati: un ramen costa circa 10 euro, mentre per un pranzo ai convenience store si spende cca 7-8 euro. Gli alcolici manco a nominarli, per bere un drink al bar spesso viene richiesta una fee di 4 euro e il costo di un drink è di cca 8-10 euro. Viva la sobrietà!
A favore del portafoglio sono anche gli ingressi ai templi che a volte sono gratuiti, altre volte costano pochi euro. Diciamo che il grosso del denaro se ne va in alloggi e trasporti, per il resto ce la si cava abbastanza bene.
Il Giappone è un paese molto sicuro
La criminalità è bassissima e nelle grandi città si ha come la sensazione che nessuno potrebbe mai rubarti qualcosa. Mi è piaciuta molto la sensazione di tranquillità che offre e la ricordo con molto piacere (ovviamente mai rilassarsi troppo perché paesi senza ladri non ce ne sono al mondo)
Il Giappone è un paese molto preciso e ben organizzato
Il Giappone è un paese molto preciso, direi il perfetto esempio del totale ordine all’interno del caos (perché solo cosi si può chiamare un posto iper disciplinato che ospita il triplo della popolazione italiana a parità di superficie). I mezzi di trasporto partono in super orario, le persone si mettono in fila una dietro all’altra per salire su metro e treni, i ristoranti chiudono tassativamente nell’orario specificato e se nel tuo hotel leggerai che la colazione è tra le 7 e le 10, vorrà dire che alle 9.55 un membro dello staff ti ricorderà che alle 10 in punto dovrai essere fuori. Occhio sempre all’orologio se non vuoi restare a stomaco vuoto.
In Giappone solo una piccolissima percentuale di persone parlano inglese
Incredibile ma vero, i giapponesi non amano imparare le lingue, o meglio, sono talmente perfezionisti che preferiscono non parlarle piuttosto che spiccicare le parole con qualche strano accento. Come si fa allora a farsi capire? Google Translator è d’obbligo! Ho usato moltissimo sia il traduttore vocale che il foto traduttore delle scritte, soprattutto nelle avventure al supermercato quando la curiosità di provare cose nuove si faceva sentire. In generale l’inglese è parlato negli hotel e nei siti di maggior interesse ma spesso il livello è basico.
Muoversi nelle città e tra le città è più facile di quanto si possa pensare
Non nego che prima di partire due domande le sono fatte su quanto sia complicato girare un posto con un alfabeto diverso e in cui solo una piccola percentuale di persone parla inglese. Ebbene, non c’è nulla di cui preoccuparsi: Google Maps funziona perfettamente e i nomi dei posti sono sempre scritti anche nel nostro alfabeto. I giapponesi sono molto gentili e collaborativi e troveranno sempre il modo per farsi capire o per aiutarti. Consiglio di scaricare le mappe offline qualora la sim non dovesse funzionare e di usare.
Viaggio in Giappone fai da te: Piatti a base di carne State of mind
Che in Giappone si mangi molto bene è cosa nota, forse quello che risulta meno scontato è che la carne prevale su tutto il resto degli alimenti. A parte il sushi, quasi tutte le ricette prevedono l’uso della carne e potrebbe risultare particolarmente difficile evitarla se si vuole provare un’esperienza culinaria autentica ma anche semplicemente se si vuole evitare di mangiare la carne tutti i giorni. Frutta e verdura sono davvero rare e sono molto costose (una mela Fuji può costare fino a 7 euro, pazzesco!) quindi vegani e vegetariani si dovrebbero preparare a fare la dieta. I costi del cibo variano moltissimo, in media si può pranzare con €10 e cenare a partire dallo stesso importo fino a esperienze particolari che superano tranquillamente €50/60 a persona.
Un viaggio in Giappone è meglio non improvvisarlo
Definire l’itinerario con largo anticipo e prenotare tutti gli alloggi, sotto data si rischia di trovare prezzi altissimi. Lo stesso vale per le attrazioni molto gettonate: una salita sullo skytree o un ingresso al tealLab vanno dimenticate senza aver acquistato un biglietto con largo anticipo.
Guidare in Giappone: Ia guida è dalla parte opposta
Ho sempre pensato che guidare in Giappone sarebbe stato il peggior incubo per il mix guida dall’altra parte+segnali stradali indecifrabili. Ebbene, mi sono sbagliata e, anche se ha sempre guidato il mio compagno, l’esperienza si è rivelata meno spaventosa di quanto avrei pensato. I cartelli stradali si possono leggere dappertutto perché oltre alla scritta in giapponese c’è sempre anche la scritta in latino, i limiti di velocità sono molto bassi specialmente nelle città e in generale si guida con molta pazienza, non sentirete mai suonare il clacson o vedere guidatori che si agitano. Noleggiare un’auto è del tutto fattibile e serve per le destinazioni fuori dalle rotte super gettonate (tipo Hokkaido o le isole dell’Okinawa). Le auto sono quasi sempre automatiche. Per l’isola grande invece non è necessaria perché sono super organizzati con i mezzi. Toyota rent a car e Nippon Rent a car sono le compagnie locali più conosciute ma in generale ci sono varie opzioni. Attenzione però: per guidare il Giappone è richiesta la patente internazionale, motivo per cui io non ho potuto guidare 😀
Un’altra cosa divertente da vedere sono le auto molto strette e alte costruite appositamente per le strette strade che caratterizzano soprattutto le città e i paesini.
Quando andare in Giappone?
Il clima del Giappone consente ai visitatori di andarci durante tutto l’anno ma ci sono due stagioni particolarmente ricercate: la primavera per la fioritura dei ciliegi (Hanami) e l’autunno per il foliage tra ottobre e novembre (Momijigari). Queste stagioni offrono scorci unici ma anche una quantità di gente che potrebbe influenzare negativamente l’esperienza di viaggio. Valuterei bene se andarci in questi periodi non solo per l’affollamento ma anche per i costi più elevati. Online si trovano previsioni per la fioritura e il foliage, consultarle prima di prenotare il volo se ci si tiene a vivere quest’esperienza.
L’estate invece è molto calda ed essendo un viaggio in cui si cammina tantissimo, non la consiglierei. In inverno fa freddo ma con il giusto abbigliamento potrebbe risultare una stagione niente male. I mesi ideali potrebbero essere gennaio e febbraio per chi ama il freddo, maggio e giugno, poi settembre e ottobre.
Il ryocan, che cos’è e se vale la pena
Il ryocan è un’esperienza che viene definita molto autentica per conoscere il paese e le sue tradizioni. Si dorme in stanze tipiche giapponesi in cui, se si prenota l’esperienza completa, vengono servite cena e colazione. Tutto molto bello se non fosse che si paga una vera fortuna per rischiare di non chiudere occhio tutta la notte. Amanti dei ryocan non me ne vogliate ma per me dormire sul futon è un esperienza che non vorrei provare per la seconda volta nella vita. Il futon è una sorte di materassino sottile che viene steso per terra (precisamente sul tatami) quindi vi lascio immaginare come si è messi con la schiena il giorno dopo. Ovviamente chi sono io per dirvi che non vale la pena provarci, solo ci tenevo a condividere la mia esperienza molto wild 🙂
PS: controllate sempre la tipologia dei letti quando prenotate gli hotel perché capita abbastanza spesso che le guesthouse abbiano i futon al posto dei letti
Viaggio in Giappone fai da te: Gli step per organizzare il viaggio:
- Definire l’itinerario giorno per giorno. Consiglio vivamente di avere le idee ben chiare sulle tappe che si vuole fare, improvvisare in Giappone non è buona cosa e può far lievitare i costi, oltre a far perdere attrazioni importanti.
- Prenotare i voli con largo anticipo. Ultimamente Air China ha offerte davvero strepitose ma in generale i voli per il Giappone fuori dalla stagione della fioritura partono da €650/700. Nei periodi più trafficati i prezzi salgono ma pensaci bene se vuoi davvero andarci con cosi tanta gente! Tieni presente che l’aeroporto di Haneda è vicino e ben collegato alla città (cca 30 min in treno) mentre per l’aeroporto di Narita ci vuole almeno 1h30 dal centro, se possibile sempre meglio scegliere Haneda.
- Prenotare tutti gli hotel in base all’itinerario scelto. Booking o Agoda sono le piattaforme dove si trova più roba, consiglio di prenotare da cellulare in quanto spesso ci sono offerte migliori. Da tenere presente che gli spazi in Giappone sono ridotti al minimo e le stanze sono molto piccole per lo più delle volte. Non a caso le famose capsule vengono utilizzate da tanti viaggiatori, specialmente da chi vuole spendere un po’ meno. Per una stanza doppia con bagno privato mettere in conto almeno €50. Se si prenota pochi giorni prima a Tokyo potrebbero non bastare €80 a persona.
- Se intendi spostarti in aereo, prenota i voli interni in anticipo. La compagnia Peach Airlines offre tariffe molto vantaggiose, per le lunghe distanze più economiche dei bullet trains. Attenzione ad acquistare la giusta quantità di bagagli: abituati a Ryanair, noi abbiamo dovuto imbarcare un altro bagaglio perché all’imbarco pesavano il bagaglio a mano e tutto ciò che superava i 7kg consentiti doveva essere imbarcato con supplemento. Come dicevo prima, precisi fino all’ultimo grammo.
- Se deciderai di fare il giro classico Tokyo-Kyoto-Hiroshima, molto probabilmente ti converrà acquistare il Japan Rail Pass, un pass che ti permette di salire su tutti i treni operati dalla Japan Rail per 7 giorni consecutivi o più e viaggiare velocemente tra le città più importanti. In generale, per un itinerario di 2 settimane viene consigliato il pass di 7 giorni. E’ tassativo ordinarlo prima della partenza, una volta arrivati nel paese non è più possibile acquistarlo. I Shinkansen (bullet trains), ovvero i treni operati dalla JR coprono le tratte tra tutti i principali luoghi turistici e sono decisamente la scelta migliore per risparmiare tempo (ma non denaro). Se invece vuoi risparmiare, puoi optare per i Highway bus, un servizio molto più economico ma anche molto più lento.
Nb: i treni in Giappone sono operati da più compagnie ed essere in possesso del JR pass non significa che potrai salire su tutti i treni/mezzi a disposizione ma solo sui JR. Dovrai ancora pagare le tratte in metro (cca €1 – €1,5) e gli altri mezzi come bus o treni locali. - Se hai deciso per un itinerario fuori dalle rotte classiche, molto probabilmente dovrai noleggiare un’auto. Leggi il paragrafo sopra per qualche dritta sulla guida in Giappone.
- Prenotare con largo anticipo l’ingresso al teamLab di Tokyo, un’esperienza che non vuoi perderti! Consiglio teamLab Borderless in quanto è più grande del Planet e offre una maggiore varietà di ambienti. Posso tranquillamente inserirlo nella top 3 del viaggio, pazzesco! Per la visita ci vogliono circa 3 ore. Informati se ci sono altre attività che vuoi fare che vanno prenotate con anticipo (tipo salire sullo Shibuya Tower o sullo Skytree a Tokyo, noi le abbiamo saltate per mancanza di disponibilità)
- Istallare una e-sim sul cellulare se si vuole risparmiare in quanto la sim normale è molto cara (€30/40). Come esim consiglio HolaFly, io ho provato Airalo che è andata benino ma ogni tanto andava molto lentamente, HolaFly dovrebbe essere più potente. Il costo si aggira attorno a €20 per 10 giga, più economico delle offerte roaming ma controllare sempre con la propria compagnia. Le e-sim non sono compatibili con tutti i telefonini quindi bisogna prima verificare.
- Sempre prima della partenza è consigliato istallare sul telefonino la IC card (carta dei trasporti giapponese) che consente di pagare i passaggi in metro e tanti altri servizi. In questo video viene spiegata la procedura passo per passo. Se ti dimenticherai di farlo potrai acquistare la IC Card fisica che però è più scomoda perché dovrai sempre ricaricarla alle macchinette, mentre la IC card sul telefonino si carica facilmente dall’app.
- Contanti o carta? Nonostante sia un paese super moderno, il Giappone pratica ancora moltissimo il cash come metodo di pagamento. Avere contanti in tasca è quasi tassativo in quanto i posti che non accettano carte non sono pochi, specialmente ristoranti e piccoli negozietti. Consiglio di portare dall’Italia una buona quantità di denaro e cambiare non appena arrivati in aeroporto. Io per un mese me la sono cavata con €500 cambiati in aeroporto e il resto ho sempre pagato con carta in quanto il cambio risultava più conveniente. Prelevare potrebbe non convenire perché spesso vengono applicate commissioni ma gli ATM si trovano in tutti i convenience store come 7Eleven, Lawson o Free Mart.
Viaggio in Giappone fai da te: che giro fare?
L’itinerario potrebbe essere molto facile da decidere se si ha poco tempo a disposizione (tipo 10 giorni) e un po’ più complicato se si ha fino a 3 settimane o di più.
- Il giro classico e veloce (che però non consiglierei perché va nei luoghi più affollati e si fa tutto di corsa) prevede 3/4 giorni a Tokyo, 3 giorni a Kyoto e 2 giorni a Horoshima.
- Nel giro classico di durata media (2 settimane) alle mete sopra nominate spesso si aggiungono Nikko, Hakone (base per vedere il monte Fuji) e Nara (dove si trova il parco dei cervi).
- Se invece si vuole combinare la parte classica con qualche posto un po’ più naturalistico, consiglierei di aggiungere:
– la zona dei 5 laghi da dove quasi sempre svetta la cima del Monte Fuji. Come base Fujikawaguchiko funziona molto bene in quanto vanta di sentieri per camminare e punti panoramici molto suggestivi.
– Alpi Giapponesi: Takayama è una buona base per fare escursioni in zona che nonostante sia fin troppo turistica, offre una varietà di attività e visite interessanti.
– la zona del Kumano Kodo a sud di Nara, non ci sono stata ma pare sia molto suggestivo e ospita uno dei cammini più famosi del Giappone
– Onomichi e la Shimanami bike trail, di gran lunga la zona che ho amato di più assieme a Ishigaki, completamente fuori dalle rotte turistiche
– le isole a sud del Giappone che offrono un’esperienza completamente diversa rispetto ai giri classici. Le più famose sono Okinawa, Amami e Ishigaki, ognuna con le sue peculiarità. Noi siamo stati ad Ishigaki (consigliati almeno 5 giorni) ed è stato bellissimo, decisamente un Giappone che non ci aspettavamo!
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