Trekking in Patagonia, da soli o con la guida?

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Trekking in Patagonia, da soli o con la guida?

Natura selvaggia, spazi senza confini, alcuni dei luoghi più remoti sulla Terra. Non poche volte mi è stato chiesto se è possibile avventurarsi da soli sui sentieri patagonici oppure se è necessario contattare una guida locale.

Dopo aver testato numerosi sentieri in varie parti della Patagonia mi sento di dire che è un posto in cui le camminate più gettonate si possono tranquillamente organizzare in autonomia. Il regolamento dei parchi consente di accedervi senza richiedere la presenza di una guida nella maggiore parte dei casi. I sentieri sono quasi sempre ben segnalati e sarebbe davvero difficile perdersi. Fin qui tutto bene se parliamo appunto di trekking battutti e di viaggiatori che hanno almeno un minimo di esperienza in montagna. Se invece volete approfondire un territorio, scoprire una zona remota, non avete esperienza in montagna o semplicemente non vi va di andare da soli direi che una guida è quello che fa per voi. Qui non posso non condividere con voi il mio contatto di grandissima fiducia in Patagonia, nonché grande amico che svolge questo durissimo lavoro di accompagnare persone in giro per le montagne del cono sud (sigh sigh!).

Marco:
marco_rosso86@libero.it
whatsapp: +56978012414

Marco è una guida a tutti gli effetti e ha avuto un ruolo fondamentale nell’organizzazione dei miei viaggi (è sempre stato fonte inesauribile di informazioni utili!!). Ogni volta che mi capita di leggere queste famose parole di Chatwin sulla Patagonia penso a lui (e siccome è una bellissima storia la sua, ora ve la racconto):

“La Patagonia è un’amante difficile, lancia il suo incantesimo, ti stringe tra le sue braccia e non ti lascia più”

Sembra proprio che questo storico aforismo sia vero per molte persone che hanno fatto di questa terra estesa e sterile, spazzata dal vento e scolpita dai ghiacciai la loro casa. Cosi è stato anche per Marco che si è trasferito definitivamente nel 2015 a Puerto Natales, cittadina dei fiordi cileni di poco più di 20.000 abitanti e ha fatto di questo paesino la sua dimora e la sua base strategica dalla quale periodicamente accompagna trekking e viaggi a piedi a cavallo tra Cile ed Argentina.

La Patagonia cilena però la conobbe qualche anno prima, tra 2013 e 2014 nell’arco del suo viaggio zaino in spalla attraverso l’America Latina; due viaggi di girovagare lento che dagli altipiani messicani attraverso i vulcani del Centro America l’hanno guidato verso il Sudamerica: Colombia, Ecuador, Perù, Bolivia ed ovviamente il suo tanto amato Cile. E’ qui che Marco si ferma a lavorare una stagione all’interno del parco nazionale Torres del Paine, la gemma dei parchi cileni. Passa da cameriere a receptionist, poi si sposta all’esterno in manutenzione e finalmente inizia ad accompagnare viaggiatori in auto nelle varie zone del parco. E’ un ambiente interessante, dinamico con il paesaggio che cambia durante l’arco delle stagioni.

Poi però la stagione chiude i battenti ed il viaggio finisce. E’ ora di tornare alla realtà dell’ufficio italiana; le mura si stringono, il soffitto si abbassa in una morsa stritolante mentre i robot del reparto di produzione ed assemblaggio girano a mille sfornando migliaia di connettori elettronici…così non va, bisogna cercare un’altra soluzione, un’altra vita…è ora di dare un’altra svolta.
C’è una possibilità lontana che implica lasciarsi dietro le comodità, la famiglia, gli amici, il calcio, un po’ tutto. Quella possibilità si chiama Cile e quella nuova vita si chiama Patagonia, l’ammaliatrice di Chatwin che oramai ha lanciato il suo incantesimo. E così Marco fa ritorno in Cile, si stabilisce a Puerto Natales e volta definitivamente pagina.

Inizia il lavoro di guida naturalistica e accompagnatore turistico al Paine con i suoi circuiti di trekking da 5 a 8 giorni (Circuito W e Circuito O) che rappresentano una bella scuola dove farsi la gavetta, un bel parco giochi in cui incontrare gente da ogni angolo del pianeta. Lentamente gli orizzonti si espandono e la vista si estende ancora più verso Sud, verso l’isola abitata più australe al mondo, verso il remoto trekking dei Dientes de Navarino, di fatto il più australe del pianeta!
Un territorio quello sudamericano che Marco continua ad esplorare e camminare e che spesso lo hanno portato anche in Perù, a fare trekking tra le ande peruviane ricche di storia e siti archeologici oltre che di meraviglie naturali come l’incredibile massiccio dell’Ausangate, le montagne colorate di Vinicunca o le spettacolari vette innevate della Cordillera Blanca.

Insomma, da viaggiatore a viaggiatore, da amico ad amico, per chi volesse avventurarsi da solo, in coppia o in piccoli gruppi e dedicare qualche settimana o qualche mese alla scoperta di questo vibrante continente e della catena montuosa più lunga al mondo, le Ande appunto, può tranquillamente mettersi in contatto con Marco; sono sicura che vi saprà dare indicazioni preziose e consigli spensierati da vero viaggiatore!!!
Parola di chi si è fidata e si è lasciata convincere in più di qualche occasione dai suoi suggerimenti, rimanendone sempre felice!!!

Al momento Marco sta organizzando alcuni trekking in Sudamerica collaborazione con Trekkilandia, ecco qua alcuni link:

Circuito O (un trekking ad anello di 9 giorni all’interno del Torres del Paine, secondo molti il trekking più bello della Patagonia e un sogno per me!)

Torres del Paine e Dientes de Navarino (il trekking più a sud del mondo, stiamo parlando di uno degli angoli più remoti del pianeta!)

Trekking in Perù attraverso alcuni dei paesaggi più mozzafiato del paese

Per scrivere a Marco e chiedere più info:
marco_rosso86@libero.it
whatsapp: +56978012414

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